Con l’avvicinarsi della scadenza fiscale, prende ufficialmente il via la nuova finestra temporale per la richiesta del credito d’imposta ZES Unica 2025, uno degli strumenti chiave messi a disposizione delle imprese per stimolare la crescita e la competitività del tessuto produttivo nel Mezzogiorno e nelle aree ammissibili dell’Abruzzo.
La misura, prorogata dalla Legge di Bilancio 2025, consente alle imprese che realizzano investimenti in specifiche aree territoriali di beneficiare di un credito d’imposta in compensazione. A partire da lunedì 31 marzo 2025 e fino al 30 maggio 2025, sarà possibile trasmettere all’Agenzia delle Entrate la comunicazione obbligatoria relativa agli investimenti effettuati o programmati nell’anno in corso.
Cos’è il credito ZES e a chi si rivolge
Il credito d’imposta ZES (Zone Economiche Speciali) è un incentivo fiscale pensato per attrarre investimenti in aree svantaggiate e promuovere lo sviluppo industriale e occupazionale. La misura riguarda investimenti in beni strumentali nuovi, destinati a strutture produttive già esistenti o di nuova realizzazione ubicate nelle aree comprese nella ZES Unica per il Mezzogiorno, che include:
- le zone assistite delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, ammissibili alla deroga di cui all’art. 107, paragrafo 3, lettera a) del TFUE;
- alcune aree della regione Abruzzo, ammissibili invece alla deroga prevista dalla lettera c) dello stesso articolo.
La misura rappresenta un importante strumento di politica industriale e territoriale, capace di attrarre nuovi investimenti e rafforzare la coesione economica tra il Nord e il Sud del Paese.
Tipologie di investimenti agevolabili
Gli investimenti devono essere effettuati nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2025 e il 15 novembre 2025 e riguardare beni materiali nuovi, come impianti, macchinari e attrezzature, funzionali all’attività d’impresa e destinati a strutture produttive situate nelle ZES.
È possibile indicare nella comunicazione anche:
- gli investimenti di durata pluriennale avviati nel 2024 e conclusi dopo il 31 dicembre 2024;
- gli acconti pagati e fatturati dopo il 20 settembre 2023 (data di entrata in vigore del DL 124/2023) relativi a investimenti che saranno realizzati a partire dal 1° gennaio 2025.
Come e quando inviare la comunicazione
La comunicazione deve essere trasmessa in modalità esclusivamente telematica, utilizzando il software “ZES UNICA 2025” disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Il modulo potrà essere compilato e inviato direttamente dal contribuente oppure tramite un intermediario abilitato.
Una volta inviata la comunicazione, il sistema rilascia una ricevuta di presa in carico. Se l’invio contiene errori formali, la comunicazione sarà scartata e l’impresa dovrà procedere con una nuova trasmissione entro il termine previsto.
Nel periodo tra il 31 marzo e il 30 maggio 2025, sarà possibile:
- inviare una nuova comunicazione che sostituisca integralmente la precedente;
- presentare una rinuncia totale al beneficio fiscale precedentemente richiesto.
La comunicazione integrativa: un passaggio obbligatorio
Una volta realizzati gli investimenti, le imprese beneficiarie dovranno inviare, tra il 18 novembre e il 2 dicembre 2025, una comunicazione integrativa che attesti l’effettivo sostenimento delle spese ammesse. Questo adempimento è fondamentale: la mancata trasmissione comporta la decadenza automatica dal beneficio.
La comunicazione dovrà contenere:
- gli estremi delle fatture elettroniche relative agli investimenti;
- una certificazione di un revisore legale dei conti, che attesti la corrispondenza tra spese dichiarate e documentazione contabile.
È importante sottolineare che l’ammontare complessivo degli investimenti effettivamente sostenuti non potrà eccedere quanto indicato nella prima comunicazione.
Utilizzo del credito: solo in compensazione
Il credito maturato potrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione, attraverso il modello F24 e tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. Qualora l’importo compensato superi il credito disponibile (anche per effetto di compensazioni precedenti), l’F24 sarà respinto e l’operazione non avrà effetto.
Il rigetto sarà notificato mediante una specifica ricevuta, inviata al soggetto che ha effettuato la trasmissione.
Un’opportunità strategica per il Sud e le aree svantaggiate
Il credito ZES Unica 2025 rappresenta un tassello strategico nel panorama degli incentivi fiscali a favore dello sviluppo territoriale. Grazie alla proroga contenuta nella Legge di Bilancio, viene offerta alle imprese una concreta opportunità per pianificare investimenti strutturali, aumentare la competitività e contribuire alla crescita economica delle aree meno sviluppate del Paese.
Le imprese interessate sono invitate a consultare il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate per scaricare il modello di comunicazione e il software dedicato, nonché per visionare la scheda informativa completa relativa all’agevolazione.